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Pentateuco Troiano

Author: Gelormini Antonio V.

14.00

Un itinerario affascinante, tra le connessioni e le contaminazioni di una storia “meticcia”, per scoprire i segreti della Cattedrale di Troia – tra arabeschi e bellezze moresche – in cinque canti, tanti quanti i libri della Bibbia: il Pentateuco.

Cinque “librerie” tra cui spicca la Basilica, dove ogni suo particolare testimonia il canto incessante alla relazione tra Antico e Nuovo Testamento.

Cinque gli elementi scelti, per una lettura più in sintonia con l’esemplare unico che si ha di fronte. Una lettura che non vuole essere alternativa,
ma complementare alle tante fino ad oggi effettuate e, magari, propedeuca alle altre che in futuro potranno
ancora aggiungersi.

Cinque particolari della Cattedrale, per abbinarli ai primi cinque libri della Bibbia: il Pentateuco.
Genesi – il Portale Bronzeo di Oderisio da Benevento, Esodo – il Bassorilievo dell’Ambone al centro di una
secolare disputa teologica, il Levitico – la Navata e le sue 12 colonne di cui una doppia, Numeri – il Rosone testimonianza di artigianalità araba ispirata da dettami di radice ebraica, Deuteronomio – l’affresco tardogotico della ‘Dormitio Virginis’ con ‘La mandorla più dolce di Puglia’.

EAN: 9788899865375

Informazioni aggiuntive

Categoria: Product ID: 2215

Antonio V. Gelormini

Editorialista e saggista, vive a Bari e vanta una grande esperienza in campo turistico­ alberghiero. Ha diretto importanti strutture nazionali ed internazionali del Club Méditerranée e del GruppoAccor.
Dal 2006 è giornalista pubblicista.
E’ attualmente il Capo Redattore della Pagina Puglia di “Affaritaliani.it”.
E’ consulente specializzato in programmi di sviluppo per Enti Territoriali, in Marketing del Territorio e Gestione Alberghiera. E’ stato conduttore radiofonico ed è tra i fondatori del Distretto Culturale “Daunia Vetus”.
Autore di “EPISCOPIVS TROIANVS – Il taccuino di Troia”, Gelsorosso Ed., è fondatore dell’Accademia dell’Acquasale e ideatore delle rassegne letterarie “Il Sale tre le Parole” e ‘Arabiche, arabeschi e bellezze moresche’.
Nel giugno 2009 ha ricevuto il Premio Riccione.