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Nebbia nera

Author: Gelsi SalvatoreAuthor: Rossetti Roberto

15.00

Delta del Po, un uomo attende una ragazza, impegnata nella sinistra extraparlamentare: cerca prima di violentarla e poi la uccide selvaggiamente con un coltello. Una catena di delitti lambisce la statale Adriatica. Un maniaco squarta giovani donne, sempre un passo avanti al commissario che l’insegue. Dal sole accecante del meridione alle nebbie della pianura padana, una lama è pronta a incidere una specie di teschio sul ventre delle vittime. E poi giù, giù, verso Canosa di Puglia dove sprofonda Cocchi, nominato commissario, mandato a fare i primi passi della sua carriera in Puglia. Indizi, flebili tracce contro un assassino che potrebbe finire anche assolto dai giudici. Un’atmosfera oscura e violenta, siamo nel buio della metà degli Anni Settanta.
Le differenze tra Bologna e il Sud, appare nello scontro di mentalità diverse nelle relazioni sociali come in quelle amorose extraconiugali mentre la luce della Puglia e il bianco salta agli occhi allo “straniero”. È il ponte di Ognissanti. Sulle basse scogliere a sud di Bari, prima di Torre a Mare, in una sera non molto fredda, appena velata dall’umidità, un uomo si apparta con una ragazza.
E quella ragazza morirà sventrata da un coltello, mentre intorno si spande il rumore della risacca. Il commissario Cocchi legge di quel segno sul ventre della ragazza e ricorda di averne sentito quando i giornali ne hanno parlato in occasione del delitto sul delta del Po.
Ma nessuno crede che ci sia un maniaco che ammazza giovani donne fra l’Emilia e la Puglia.
Il tempo, tuttavia, si occupa di smentire questa convinzione, quando viene trovata una ragazzina nelle campagne di Canosa uccisa allo stesso modo, con il ventre sfregiato da un segno simile agli altri. È l’8 dicembre. Ora fra gli investigatori serpeggia un timore autentico. C’è un assassino, un maniaco là fuori. Si muove in città e fuori, persino nelle lontane campagne di Canosa, padrone del territorio, irridente, sicuro di farla franca. Li sfida firmando i suoi delitti. E rimane sempre un passo avanti fino a quando la vicenda avrà il suo snodo, ma come per caso, per un concorso di circostanze impreviste che riportano nella nebbia della pianura Padana.
Le bombe sui treni, l’aggressiva violenza neofascista, l’affacciarsi del terrorismo di sinistra sono lo sfondo. È l’Italia degli anni Settanta, investita da una febbre che dà scosse violente.

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Salvatore Gelsi, bolognese, è autore di molti saggi (mass-media, cinema e televisione, storia sociale, alimentazione ecc.), in particolare A tavola con Hitchcock- Film e ricette di un grande gourmet, Tre Lune, 2004; Lo schermo dell’architetto, Tre Lune, 2007; Mangiafilm – dizionario enciclopedico della cucina al cinema, Tre Lune, 2015. Con Roberto Rossetti L’oro non dimentica-Bologna 1957, Radici Future Bari, 2019; Un Po d’odio, Mantova 1960-1961, Il Rio, Mantova 2021; La strada dei sogni infranti – Brennero, Natale 1962, Il Rio, Mantova, 2021.

Roberto Rossetti, origini marchigiane, vive a Bari da lungo tempo. Laureato in giurisprudenza, è stato vicequestore nella Polizia di Stato. Per più di trent’anni ha attraversato il Paese dalle isole alle Alpi osservando le diverse realtà umane e sociali. Ha pubblicato Con il passo del lupo, Verona, 2013, racconti nelle antologie noir dell’editore Del Miglio. Con Salvatore Gelsi L’oro non dimentica-Bologna 1957, Radici Future, Bari, 2019; Un Po d’odio, Mantova 1960-1961, Il Rio, Mantova, 2021; La strada dei sogni infranti – Brennero, Natale 1962, Il Rio, Mantova, 2021.